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Sezione ranocchie - Asilo nido l'angioletto Via Caprera Torino
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Sezione ranocchie - Asilo nido l'angioletto Via Caprera Torino

METODOLOGIA

Il progetto educativo colloca al centro dell’attenzione i bambini e le bambine, la loro identità culturale, la loro famiglia, il loro mondo, ed è frutto di un percorso di progettazione che coinvolge le educatrici con la supervisione della coordinatrice pedagogica e le famiglie, intese come partner fondamentale del percorso di crescita, sviluppo e benessere di bambini e bambine.

Il percorso di progettazione prevede un primo momento di osservazione del gruppo dei bambini, l’elaborazione da parte delle educatrici di linee generali di intervento sul gruppo, la realizzazione degli interventi educativi, la documentazione in itinere delle esperienze e un momento di valutazione del lavoro svolto. Il rapporto tra osservare-progettare-fare-documentare-valutare-riprogettare le esperienze non è di tipo lineare e sequenziale ma frutto di una relazione dinamica e interattiva tra il piano dell’elaborazione e quello dell’esperienza.

Il progetto educativo si articola attraverso attività educative e laboratori progettati per e con i bambini a partire dal loro desiderio di scoperta e dalle loro abilità, conoscenze e competenze e gestiti dalle educatrici in base alle proprie attitudini e competenze, rafforzate dai percorsi formativi svolti. Essi riguardano diversi contesti di esperienza: il corpo ed il movimento; immagini, suoni e colori; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo, di sé e degli altri.

I laboratori hanno come fine quello di favorire lo sviluppo armonico del bambino, l’autostima e la sicurezza in se stesso, l’identità e l’autonomia, ma anche quello di consentire di condividere punti di vista, elaborare ipotesi e trovare soluzioni condivise, rendendo l’apprendimento un processo socialmente determinato tra adulto e bambino e tra bambini.

Possono essere: sensoriali, motori, grafico-pittorici, espressivi, di manipolazione, di costruzione, di gioco di finzione, di drammatizzazione, di lettura e di narrazione, di riciclo e riuso.

Le attività e i laboratori non sono mai imposti ma proposti al bambino. In base agli obiettivi prefissati, l’educatrice svolge un ruolo di osservatore partecipante, silenzioso ma attivo a cogliere i messaggi dei bambini e a modificare in itinere l’attività, qualora necessario, in base alla risposta del gruppo.

Questa modalità di lavoro trova fondamento nella formazione dell’equipe educativa, che riconosce il bambino come soggetto attivo e competente.